LAMPMO
LAMPMO
Fossò [Venezia], Italia -  2006

SISTEMA D’ILLUMINAZIONE A LUNGHEZZA “INFINITA”

Ci sono artisti che usano al luce artificiale per creare opere d’arte ed architetti che da sempre hanno progettato con la luce. La luce in architettura è sempre presente. Nel 1999 visitai una piccola mostra che titolava Natura della luce. Mi colpirono le opere di Martin McGinn. Un artista inglese che non conoscevo e che dipingeva tele di cellulosa e acrilico derivanti da fotografie di fonti luminose artificiali. I suoi dipinti erano di una semplicità assoluta. Toglieva colori e dettagli estranei <<per lasciare in vista il bulbo acceso, isolato su di uno sfondo di toni semigrigi privo di altre caratteristiche.>> (1) Achille Castiglioni, in una lontana conversazione con Raffaella Crespi sulle caratteristiche progettuali nella produzione di apparecchi per l’illuminazione della casa diceva che <<tutti gli apparecchi illuminanti possono essere considerati corrette operazioni di industrial design solo quando è privilegiata la tendenza ad annullare l’apparecchio-oggetto a favore del risultato illumninotecnico.>> (2)

Questa lampada d’arredo non rientra nelle caratteristiche di un “vero” apparecchio illuminante, bensì una piccola architettura illuminate nata da tante contaminazioni come quelle precedentemente raccontate e progettata cercando di venire incontro a diverse esigenze: un committente esigente ed attento, una collocazione particolare a tamponamento all’estremità superiore di una controparete di ridotto spessore, la necessità di produrre un fascio luminoso che non mettesse in rilievo le imperfezioni delle murature ma illuminasse uno spazio orizzontale, il riutilizzo di apparecchi fluorescenti di sezione ridotta (S-flat 20 W Lighting Solutions della Bot Lighting), un basso costo complessivo.
La possibilità di realizzare infinite varianti con larghezza e lunghezze differenti (dai pochi centimetri capaci di alloggiare una piccola lampadina a decine di metri) è un’ovvia conseguenza della semplicità adottata utilizzando la luce e semplici lamiere piegate.


1) saggio tratto da Mark Currah, Martin McGinn, in <<Time Out>>, Giugno 1997 riportato sul catalogo AA.VV. (a cura di R. Caldura) Natura della luce, Marsiglio, Venezia 1999
2) in AA.VV, design since 1945, catalogo della mostra, Philadelpia Museum of Art, Philadelphia 1983, pp. 139-1942