RISTRUTTURAZIONE DI UN RISTORANTE
RISTRUTTURAZIONE DI UN RISTORANTE
Dolo [Venezia], Italia -  2006 - 2007

STRUTTURA E IMMAGINE

In una sua monografia l’architetto italiano Vittorio De Feo era così descritto: <<è attratto dagli inganni e dagli enigmi della visione, indaga la parte di ombra delle cose, dove intravede le tracce sfuggenti delle altre forme e di altre immagini>> (1). Non sono state molte le sue opere, ma una delle architetture che mi ha più affascinato per semplicità e fedele a questa presentazione è stato il progetto di un piccolo padiglione per mostre di architettura (2). Nel progetto <<la profondità prospettica si costruiva allusivamente, basandosi sulle virtualità delle riflessioni di specchi angolari, tendendo a mettere in evidenza fino al limite del paradosso la relazione ambigua tra struttura ed immagine in architettura…>>. Il progetto era del 1978 (!).
L’intervento di interior design per questo ristorante si basa sulla percezione spaziale delle sale, delle trasparenze e riflessioni delle vetrate, delle superfici bianche e del pavimento. Sono semplici interventi calibrati che cercano di rendere un po’ illusori gli spazi illuminati dalla luce naturale che proviene dalle numerose finestre. <<Prima ancora di essere arredato, uno spazio comunica se stesso attraverso il colore delle pareti, la materia della quale è costituito il pavimento, la forma e la posizione delle aperture interne ed esterne. Curare la qualità materica degli interni è a pieno titolo parte del progetto.>>  Tutto il resto appartiene alle normative, al rispetto delle leggi e alla capacità dell’architetto di risolvere i problemi che preoccupano il committente che per fiducia e un po’ di speranza a lui si è rivolto, ed è giusto sia così…


1) AA.VV., Vittorio de Feo – Opere e progetti, Electa, Milano, 1986
2) Progetto per un padiglione per mostre di architettura (1978) V. De Feo, con F. Aggarbati, C. Saggioro