MUSEO DELLA FOTOGRAFIA
MUSEO DELLA FOTOGRAFIA
Malcontenta di Mira [VE], Italia -  2005 - 2006

Il progetto di un museo d’arte fotografica nasce dalle necessità di collocare ed esporre - in un'unica struttura - un patrimonio frammentato composto da migliaia di materiali presenti in archivi, raccolte, depositi, etc., nonché dalle riflessioni sul paesaggio dove è stato pensato.
L’opera si adatterà a “vincoli”, cogliendo particolarità e interpretando luoghi, oggetti e memorie (manufatti, infrastrutture, tracciati, confini, limiti, segni, preesistenze, altimetrie, dislivelli, etc.), proponendosi come attrattore e diffusore di cultura.
Le “emersioni” a quote differenti indirizzeranno la vista e l’attenzione del visitatore verso direttrici predefinite: la campagna, l’urbanizzazione, il Naviglio del Brenta, l’infrastruttura della s.s. 309 “Strada Romea”, la villa Foscari “La Malcontenta”; stimolando una riflessione (come l’osservare una fotografia) riguardo le trasformazioni avvenute, il passato ed il futuro.
Il progetto sarà un’occasione di riqualificazione di un’area - a ridosso di Venezia - che potrà diventare una delle porte suburbane del capoluogo, con un programma culturale pertinente, di prestigio e valenza internazionale.
In 57.000 mq di area verde saranno sviluppati 8.500 mq di percorsi all’aperto e 9.200 mq di aree coperte. In 10 settori principali ed autonomi (disposti su due livelli di altezze variabili) troveranno posto: un centro ricerche con laboratori fotografici, sale espositive temporanee, un museo per la fotografia storica, moderna, contemporanea, auditorium e sale conferenza, servizi per i visitatori, una biblioteca e mediateca sulla fotografia, caffè-ristorante, bookshop, una piccola darsena, un parco, parcheggi coperti e scoperti, terrapieni, rampe e patii.
La suddivisione degli spazi interni sarà organizzata in relazione con quelli esterni ed in conformità a semplici scelte: rigorosa disposizione di accessi e percorsi, flessibilità, libertà visiva orizzontale di tutti gli spazi espositivi, scelte strutturali ed impiantistiche, sostenibilità ambientale, risparmio energetico e comfort.
Un’Architettura come segno e frammento di un paesaggio.