CAVE DEL TRETTO
CAVE DEL TRETTO
Tretto di Schio [Vicenza], Italia -  2012

Tesi di laurea: Riqualificazione architettonica e paesaggistica dell'area di estrazione del caolino al Tretto di Schio. Laureanda: Laura Pettinà - Relatore: Prof. Margherita Vanore - Correlatore: Dott. Arch. Filippo Forzato. Università IUAV di Venezia - Facoltà di architettura, clamARCH - Corso di laurea magistrale in architettura, anno accademico 2010/2011, sessione straordinaria.
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Il progetto di tesi tratta la riqualificazione paesaggistica e architettonica di un’area collinare situata in contrada Pozzani di Sotto sull’altopiano del Tretto nel Comune di Schio (Vicenza), dove, sino agli anni ’80 si estraeva e lavorava con processi idraulici il caolino, un’argilla bianca utilizzata principalmente nella produzione di ceramiche. L’estrazione avveniva sia a cielo aperto sia utilizzando cave sotterranee come <<Busa della Ca’ Bianca>>, poi denominata Busa o <<Pozzo di S. Patrizio>> attualmente in parte visitabile e suggestiva esperienza speleologica.
Un territorio, oggi, circondato da edifici abbandonati d’archeologia industriale, testimonianze di antichi mestieri scomparsi ed un’operosità lentamente spentasi per la “migrazione” verso la pianura più ricca di opportunità, servizi e attività economiche. Una migrazione che ha spopolato paesi e contrade i quali, in assenza di una riqualificazione e pianificazione integrata sono rimasti isolati e “dimenticati”. Un territorio dove la natura ha avvolto manufatti e infrastrutture e nel contempo ha attirato un turismo sostenibile alla ricerca di luoghi, spazi suggestivi, esperienze e testimonianze del passato.
L’obiettivo principale del progetto è quello di ridare vitalità alla contrada realizzando una nuova piccola piazza-mercato collegata, da percorsi pedonali su vari livelli, a un centro visite, un agriturismo, una foresteria, un museo del territorio, ricavati all’interno dagli ex impianti della cava. Il turista occasionale/giornaliero o colui che pianificherà la propria permanenza per un tempo maggiore avrà servizi essenziali ed un punto di riferimento. Come accaduto per l’intorno esistente, i percorsi, gli spazi di sosta-osservazione, i rinnovati manufatti si adageranno al suolo valorizzando le altimetrie. Il rispetto dell’esistente sarà accentuato dalle scelte architettoniche e dall’utilizzo di materiali “locali”.